
E’ una evidente realtà anche il processo di
identificazione dei mezzi di comunicazione con le persone, perché attraverso
questi stessi mezzi, comunichiamo e ci confrontiamo con il resto del nostro
mondo.
Che tutto questo succeda in un sogno, nel mio sogno è almeno curioso!
Che tutto questo succeda in un sogno, nel mio sogno è almeno curioso!
Narrovi:
Ho sognato di essere in un hotel … di nuovo un
hotel (mmm forse anche su questo devo ragionare, in effetti l’hotel è una
ambientazione che ricorre frequentemente nei miei sogni).
Nell’hotel si sta tenendo una conferenza.
Qualcuno nella confusione mi consegna un cellulare e mi dice che appartiene alla mia amica, Pat, che dovrà sposarsi di lì a poche ore e per questo conviene che lo custodisca io per lei.
Penso di portarlo nella mia stanza, per tenerlo al sicuro.
Mentre dormo, il cellulare mi viene portato via.
Qualcuno nella confusione mi consegna un cellulare e mi dice che appartiene alla mia amica, Pat, che dovrà sposarsi di lì a poche ore e per questo conviene che lo custodisca io per lei.
Penso di portarlo nella mia stanza, per tenerlo al sicuro.
Mentre dormo, il cellulare mi viene portato via.
Al mio risveglio, dopo aver scoperto di non
avere più il cellulare sul comodino, chiedo, disperata, se gli ospiti della
conferenza lo hanno trovato per caso dalle loro parti: ci sono solo donne,
tutte impegnate ad ascoltare, scrivere o conversare tramite Ipad o Iphone. Mi
guardano sorridenti, ma in realtà mi attraversano solo con lo sguardo,
completamente distratte e assorte nei loro pensieri.
Realizzo che il cellulare si trova in uno di
quei posti dove si può spedire denaro all'estero e vado a cercarlo lì.
So che è tardi, Pat si sta per sposare e se non mi sbrigo perderò la cerimonia.
Mi metto in fila e aspetto il mio turno, sono sempre più in ansia, penso che se solo chiamassi il mio CoDreamer, lui mi direbbe di stare tranquilla e avrebbe la soluzione per me. In effetti lo sento accanto a me, ma è solo una presenza "angelica", se mi giro quella sensazione di conforto svanisce e allora per continuare ad averlo accanto e sentirlo vicino, non mi giro a cercarlo con gli occhi.
So che è tardi, Pat si sta per sposare e se non mi sbrigo perderò la cerimonia.
Mi metto in fila e aspetto il mio turno, sono sempre più in ansia, penso che se solo chiamassi il mio CoDreamer, lui mi direbbe di stare tranquilla e avrebbe la soluzione per me. In effetti lo sento accanto a me, ma è solo una presenza "angelica", se mi giro quella sensazione di conforto svanisce e allora per continuare ad averlo accanto e sentirlo vicino, non mi giro a cercarlo con gli occhi.
Il tempo sta volando, la mia amica ormai è già
sposata.
Finalmente il cellulare mi viene restituito ed io esco fuori da quel posto.
Finalmente il cellulare mi viene restituito ed io esco fuori da quel posto.
Mi trovo nel centro di un piccolo paese, in
Puglia, è giorno, ma il cielo è nero e la notte è stellata. Io adesso piango
perché so che ho perso la parte più importante del matrimonio e so che
CoDreamer si arrabbierà perché io non c'ero!
Dunque il sogno finisce, io ho finalmente con me
il cellulare. Questo oggetto è diventato nel sogno, in ordine di apparizione:
-
il simbolo dell’affetto e della cura che devo avere nei confronti
di una amica
-
la fonte dell’isolamento delle donne con le quali provo a creare
una interazione
-
il mezzo per comunicare con CoDreamer, per salvarmi
-
il prezzo pagato all’ansia e al disagio
-
il mezzo che concede serenità quando lo si possiede, anche se
sembra capace di invertire il giorno e la notte
ovviamente il telefono è la metafora e
l’escamotage per raccontare un meccanismo
L’hotel, le donne impegnate ma senza empatia, il
cellulare simbolo del contatto con il mondo, del bene che provo per la mia
amica, la fonte di supporto e affetto, CoDreamer che c’è anche quando non lo
vedo, il giorno vissuto come una notte bellissima, il pianto liberatorio.
Che mondo enorme, il mondo che abbiamo dentro,
quanto più ricco è di ogni file e tabella su cui ci chiudiamo ogni giorno!