mercoledì 25 maggio 2016

Hai sognato?: Caffè Login Avvio giornata

Hai sognato?: Caffè Login Avvio giornata:

Esiste una strana sfumatura nelle nostre esistenze, che generalmente identifichiamo come meravigliosamente sognante, che si colloca e agisce...

martedì 24 maggio 2016

Caffè Login Avvio giornata

Esiste una strana sfumatura nelle nostre esistenze, che generalmente identifichiamo come meravigliosamente sognante, che si colloca e agisce dentro di noi in maniera inconscia nella primissima parte del giorno.
Dopo il risveglio, piantando i piedi a terra non troppo saldamente, realizziamo se c'è il sole ed è già giorno, oppure se piove e soprattutto se è troppo presto per eseguire il login di avvio della giornata, tutto in un botto solo, in un colpo unico za zà.

Facendo forza sul nostro senso di responsabilità, sulla nostra voglia di partecipare alla nostra vita, trasciniamo le lente membra fino in cucina, per mettere il caffè sul fuoco.
Cominciamo a capire dove siamo e che cosa vogliamo da noi e dalla nostra giornata. In quello stesso momento, ci portiamo addosso ancora lo zaino con i ricordi della notte. Ricordi di viaggi in posti surreali, dove la cioccolata sta sulla montagna e abbiamo paura di volare o di nuotare e incontriamo personaggi curiosi e persone a noi molto care.
Il caffè ci accompagna in questo passaggio da un mondo all'altro, quella tazza di liquido bollente sembra ancora un pò il miscuglio strano dei nostri sogni. Io lo bevo amaro e bollente ed è l'unico modo che conosco di svegliarmi per davvero,  ancora oggi dopo decenni, più o meno lentamente con il passaggio dei minuti, il velo si dischiude e dalla testa le nubi si diradano, le palpebre si aprono guadagnando spazio millimetro dopo millimetro fino ad apertura completa del pannello.

Questo è un caffè cerniera, fra due mondi, una sorta di enjambement fra sogno e realtà.
Oddio quanto mi sento Marzullo
Oddio mica sarò troppo Marzullo
Per lui lo slogan è: "Quando un giorno è appena finito ed uno sta per cominciare"
e per me invece è: "Quando un sogno è appena finito ed una giornata sta per cominciare"
Madonna che Marzullo mi ispirasse non lo posso confidare a nessuno!
#caffè, #coffee, #marzullo, @marzullo, #risveglio, #sogni, #sogno, #buongiorno, #celapossofare, #avverbi, #avverbiamente

http://salute.feedelissimo.com/colazione-antiage/

martedì 17 maggio 2016

Hai sognato?: On Wood - On #Woody

Hai sognato?: On Wood - On #Woody: Mi affido ad un quasi forse direi poeta, Woody on wood, babeeeeeeeeeeee, uuuuuuuuu uuuuu, on wood. Lui dice: “Amare è soffrire. Se non s...

On Wood - On #Woody

Mi affido ad un quasi forse direi poeta, Woody on wood, babeeeeeeeeeeee, uuuuuuuuu uuuuu, on wood.

Lui dice:

“Amare è soffrire. Se non si vuol soffrire, non si deve amare. Però allora si soffre di non amare. Pertanto amare è soffrire, non amare è soffrire.

Essere felice è amare: allora essere felice è soffrire. Ma soffrire ci rende infelici. Pertanto per essere infelici si deve amare. O amare e soffrire. O soffrire per troppa felicità.”

E poi dice, impertinente:
“Io spero che tu prenda appunti.”






#Woody, #WoodyAllen, #amare, #Amore, #Vita, #love, #Soffrire, #Pessoa, #felice, #smile, #buongiorno, #happy, #thinkpositive,

venerdì 13 maggio 2016

Ciao #Lisbon #Lisbona ... Ciao mio #Portogallo

Meraviglioso orizzonte, splendido il panorama ovunque io abbia posato lo sguardo, visi sereni, sempre sorridenti, tempo lento in cui non pesano nè il tempo della ricerca delle cose da conoscere o imparare a #Lisbona, ma nemmeno gli angoli sporchi o abbandonati e brutti, che nelle nostre città ci sembrano insopportabili.


 
La serenità di questi giorni, che mi porto dietro e soprattutto dentro, è un valore ed è un impegno che io prendo con me stessa e con chi mi vive intorno, accanto, sopra e sotto. E' un regalo che mi ha fatto il Portogallo e non posso non tenerne conto.
E' la raccolta di un tempo che io ho dedicato a me, per riempirmi gli occhi e la mente di cose, di immagini, di pensieri di riflessioni, di cose belle, di persone belle, di storie semplici, quelle che riesci a vedere quando hai la mente sgombra e non hai preoccupazioni, schedulazioni. Quando il tuo tempo sfugge perdendosi velocemente come l'acqua di un fiume tutto questo non lo sai vedere!
Si impiega un po' per allinearsi al tempo lento delle vacanze, al fatto che ci si deve perdere per cercare qualcosa e trovare in fondo qualcos'altro di nuovo e di illuminante.
C'è il tempo delle file al museo durante il quale ascolti la lingua e il suono della voce delle persone in fila con te, osservi i giochi dei bambini che NON si annoiano MAI e, anche se non vuoi, non puoi fare a meno di "stare immerso" nei discorsi degli altri ... e ascoltandoli realizzi che non c'è mai nessuno che, in fila al museo, sta parlando di bollette, soldi o scadenze, ma solo del posto da visitare dopo il museo, del ristorante dove andare a mangiare, dello scorcio da fotografare.
E' un tempo lento che merita il suo tempo!
Si comincia al mattino facendosi un'idea mooooooolto flessibile dei posti che si vogliono vedere ma si ignora completamente come ci si arriva e che cosa si incontrerà durante il viaggio.
Ed è il viaggio la parte che colpisce di più.
E certo si arriva comunque al punto, si arriva dove si vuole arrivare, prima o poi. Tante volte è poi!
 

Si parla spesso di ritorno dalle vacanze come ritorno alla normalità.
La normalità? Quella cosa che ti svegli quando fuori è ancora buio, o non dormi affatto per l'ansia di non svegliarti? Quella cosa che devi viaggiare tutto il giorno per raggiungere il posto di lavoro, mangiare un panino davanti al pc, tornare a casa, avere tempo per fare una lavatrice e la cena, parlare mezz'ora di quello che vorresti fare nel fine settimana? E' questa è la normalità? Cioè Portogallo, la saudagi, il caffè alle 10, la vita lenta portoghese, il panorama con l'Oceano non vanno bene? Non sono normali? Fermate questo treno. Ora. Non scherzo. Ora. Voglio scendere. Ora. Ditemi che quelli non normali vivono solo a tre ore da qui. Ditemi che dovremmo tendere in quella direzione. Ditemi che questa normalità non è normale. Ditemi!
La giornata del rientro dalle vacanze comincia con piccoli gesti positivi.
Di solito ti svegli, brancoli nel buio, fino alla cucina, accendi la luce della cappa che è più soft, metti su il caffè e ti lasci andare su una sedia aspettando lo scossone elettrificante di quella tazza nera fumante che un pò profuma di vita un pò ti da il coraggio che a quell'ora ti manca!
Al rientro delle vacanze invece senti al risveglio una voce che parte da una sinapsi non ancora fulminata, che ti dice "Apri" e tu apri la finestra.
Il caffè lascia il posto ad una tazza di té nero aromatizzato al cioccolato, così non prendi zuccheri in più di quelli che hai già preso durante le vacanze (hastag dieta non mi freghi!).
Apri una di quelle scatole con i dolci presi in aeroporto, poco prima di partire, perchè vuoi portare quanto più puoi della vacanza con te, i ricordi, i colori, i sorrisi e le risate, perchè vorresti impacchettarli e metterli nello zaino per diluire con l'acqua (e vabbè anche la pioggia) l'effetto delle vacanze. Poi assaggi un pezzo di Portogallo take away chiudi gli occhi e sei là. Apri gli occhi ... e sai che sei tornato a casa! Senza possibilità di recupero, ma anche con la serenità che il viaggio che casa tua ti regalano insieme! Sei a casa!

E poi quando sei fuori casa, stai andando al lavoro, stai andando a ricominciare la tua normalità, ti capita di leggere un post della tua amica che parla della sua amica, sei ferma ad aspettare lo 039, che oggi ha fatto tardi, in fondo come tutti i giorni.
Hai negli occhi, nella mente, persino nei capelli arruffati ancora tutto il ricordo di quella #Lisbona là, che brulica di intensa vita, il sapore di bacalao e posteis de Belem e porto ... e poi leggi che c'è qualcuno che saluta qualcuno, che Rossella saluta la sua eterna amica, Laura, che vola altrove a cercare la sua fortuna, la sua crescita. E quel ricordo di vacanza diventa nostalgia e voglia di cullarsi e non pensare ad altro ... Io torno e tu vai ora. Buon viaggio e buona fortuna cara Laura.
#Portogallo, #Lisbona, #scrittura, #vacanze, #stranieri,#rientro

lunedì 2 maggio 2016

Regala un barattolo dei pensieri positivi

Nella mia casa c’è una stanza (un po’ più di una stanza)
Nella mia casa c’è anche una mensola (un po’ più di una mensola)
Sulla mia mensola c’è un barattolo (e solo un barattolo!)
E’ il barattolo dei pensieri positivi, lo uso all’uopo, non una volta al dì … ma una volta al mese si!
 

E’ il barattolo che contiene post-it colorati ed ogni post-it è un pensiero positivo, molto positivo, perché racconta di qualcosa che ho fatto e soprattutto che ho fatto bene

E’ UNA COSA BUONA

FATTA BENE

 Scrivo solo poche parole, giusto quelle utili a ricordare, sono quelle parole, che poi, rilette diventano subito immagine, ricordo ed infine storia, una bella storia che parla di me, una storia in cui io ho agito, sono stata protagonista. Non importa che sia una storia con un happy end, anche se quello è auspicabile, ma basta sapere che io lì c’ero, con tutta la mia testa, la volontà e le scarpe, un paio di tacchi!

E’ un barattolo assai conservatore, che conserva qualcosa a lungo, come quelli da tenere in una dispensa, da usare quando fa freddo fuori e non c’è molto cibo fresco in giro per casa e si fa appello a tutte quelle risorse interne per stare in piedi e centrati.
Quando ho un momento buio, quando il cielo è cupo, quando perdo la speranza di poter respirare ancora aria pulita o tornare a vedere un po’ di luce, quando ho qualche dubbio sulle cose che so di me, prendo un post-it, lo apro piano, sbircio la frase, come nel poker, assaporo una ad una le poche parole, ricordo quello che ho fatto e respiro a pieni polmoni.
C’è una strana sensazione di sana gioia che comincia ad attraversare tutto il corpo.
Ci sono persone in cui il risveglio comincia quando si dissipa il velo di torpore dalla testa e ci sono persone a cui partono i piedi da soli con un bisogno irrefrenabile di ballare a ritmo swing. L’intero corpo ne viene contagiato, spalle, fianchi, ginocchia e guance per finire con gli angoli della bocca che vanno all’insù,

TU sorriderai! E ti piacerà!

Si, uso il TU perché voglio contagiarti, voglio chiederti di provarci, prendi una barattolo di sana sanissima nutella svuotalo pacificamente della parte cioccolato, gianduia e godimento e poi riempilo, sovraccaricalo, inzeppalo di pensieri positivi!

Il contagio crea coraggio (per certo crea una rima), il coraggio rende testardi, la testardaggine porta a perseguire un obiettivo folle da folli, i folli si circondano di persone folli e ironiche, che seguono ancora di pomeriggio lo stesso cartone animato di vent’anni fa, che festeggiano ogni giorno il proprio compleanno più sei mesi, sei giorni, sei ore  e cinque minuti … più sei mesi, sette giorni, sei ore e nove minuti … più sei mesi …
Guardandoti allo specchio troverai la tua pelle curiosamente un po’ più luminosa e sentirai un fortissimo bisogno di affacciarti alla finestra per capire fuori cosa c’è e magari sorridere e dire al primo passante che è un “tipo ok”.

Oppure potresti aprire la porta della stanza accanto alla tua e dire a quella persona seduta sul divano a leggere silenziosamente il suo libro e che ti accompagna nella vita, che ti piace vivere quella vita insieme, con gli aggiustamenti di ogni giorno, ma che ora come allora, questo è bello!
Regala un barattolo ai tuoi amici, alle persone che ami, conservane sempre uno per te, perché tu non debba mai dimenticare mai chi sei.
Regala un barattolo ai tuoi amici perché hai fiducia in loro e sai che un pensiero positivo li aiuterà a sorridere di nuovo e di nuovo ancora: quel barattolo contiene i loro pensieri positivi, le loro azioni migliori, le loro imprese memorabili e quelle dei loro figli.
Regala un barattolo perché sai che quella sarà la loro fonte di sicurezza. Regalalo perché con un pensiero positivo un sogno diventa più vicino.
Io ho usato un barattolo riciclato almeno un paio di volte, conteneva funghetti sott’olio, poi ha ospitato la marmellata di fichi cucinata da una campionessa di marmellate e ora raccoglie i miei pensieri positivi e la vita di questo barattolo è destinata a migliorare ancora, a colorarsi e a risplendere sulla mia mensola, ad avere nastri e fiocchi.
Sii cocciuta, sii arrabbiata, pronuncia pure  ad alta voce il tuo “si” o il to “no” purché tu lo ritenga la tua risposta definitiva.

E anche se non ti senti giù, ma sei solo in quella fase un po’ “gne gne” che non sai che cosa vuoi, ma ci sono una serie di cose che di fondo ti danno un sacco fastidio, beh allora tira su un pensiero positivo,
Giusto per non dimenticare
Giusto per non buttare in un anonimo archivio cartaceo una tua idea

Per rinfrescare un pensiero

Per verificare se è arrivato il momento giusto di dargli spazio

Per provare nuovamente a farlo avviare su altri binari

Per capirne se ancora quel pensiero positivo ha lo stesso peso sulla tua vita e sulla tua storia

Perché ti illumini

Per inviare una lettera a babbo natale o alla fatina dei buoni pensieri e delle idee strafighe, che devono vivere assolutamente da qualche parte nel mondo e che devo ascoltare quello che hai da chiedere!

 
#barattolo, #unbarattoloperognioccasione, #nutella, #tentativo, #dolce, #sweet, #positivo, #pensiero, #vita, #giorno, #casa, #home, #pensieropositivo, #thinkpositive