Ha le mani grandi. Lei è tutta grande ed è tutta tonda. Ha
gli occhi neri e un sorriso che fa subito casa. Prende lo stesso treno da
trent'anni. Serve ad andare a far le pulizie a casa della signora Lavinia, nel
centro di Roma. Ancora oggi siede in treno come trent'anni fa, in silenzio ad
osservare il mondo che le scorre davanti.
Oggi non andrà dalla signora Lavinia e non luciderà la sua
argenteria.
Andrà in centro, ma questa volta per entrare in un
laboratorio ed essere per qualche ora la persona che tutti guarderanno. Tutti
aspetteranno solo le sue parole.
Signore e signori, oggi quirche!
Un francese perfetto, una eleganza imparata dopo anni a
servizio da Donna Lavinia, per poche ore al giorno, in quel laboratorio, questa
simpatica signora diventa una donna sicura e allegra!
Le mani sapienti valutano il peso degli ingredienti dal volume e dalla forma, la bilancia non le serve.
Per lavorare bene ,serve buon umore e allora mette un po’ di musica, più che altro un compromesso: No Verdi, No Claudio Villa, ma una onesta radio di musica Italiana. SI ai Beatles con il nome letto così come si scrive e pure Ligabue e Cesare Cremonini "che potrebbe essere mio figlio".
Le mani sapienti valutano il peso degli ingredienti dal volume e dalla forma, la bilancia non le serve.
Per lavorare bene ,serve buon umore e allora mette un po’ di musica, più che altro un compromesso: No Verdi, No Claudio Villa, ma una onesta radio di musica Italiana. SI ai Beatles con il nome letto così come si scrive e pure Ligabue e Cesare Cremonini "che potrebbe essere mio figlio".
La signora impasta con tutte quelle mani così piena di dita.
Impasta e balla, ancheggia a ritmo di musica, è spassosa,
ride con i suoi allievi, Donne Lavinia e donne delle pulizie, dimesse e
colorate, che arrivano in laboratorio con treni in silenzio, oppure su lussuose
macchine.
Anche la signora tonda, Gina, rientra pienamente nel
progetto "Maryhappy".
Il tema del suo progetto è: "Ho un sogno, desidero
viverlo e mi muovo per spostare la mia storia in modo che venga a me, anche se
non ho più vent'anni .. o forse soprattutto!" I sogni di cui sto parlando
non sono vissuti di notte. Sono il bisogno di rispondere alla domanda "che
gusto c'è?", che gusto c'è a svegliarsi la mattina per andare nel solito
posto per il solito lavoro? Che gusto c'è a mangiare la minestra? E’ possibile
provare un gusto nuovo? C'è un gusto gustoso per me? Esiste qualcosa di più
gustoso per cui valga la pena di fare una prova?
La signora Gina risponde alla domanda con le quirche, la
musica, i suoi allievi, provando a far convivere le cose che ama con le cose
che deve fare.
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