
... E proprio in questi giorni che il blog comincia a vivere
la sua vita, oh lui infante, io registro una certa stitichezza da sogno, forse
soccombo sotto la mia stessa ansia da prestazione:
in questi giorni il mio cervello è chiamato a produrre, a sognare, a fotografare e a registrare sogni, immagini e fotogrammi e soprattutto storie.
Ed invece da qualche giorno, cioè proprio dopo la nascita di "Hai sognato.blogspot.com", non ricevo informazioni da lui, da un cervello che sembra starsene beatamente a riposo.
Piatto, silenzioso, quasi pacato ora e nervoso e persino nebuloso qualche giorno fa, quando trasmetteva programmi di nebbia e cirrocumuli.
in questi giorni il mio cervello è chiamato a produrre, a sognare, a fotografare e a registrare sogni, immagini e fotogrammi e soprattutto storie.
Ed invece da qualche giorno, cioè proprio dopo la nascita di "Hai sognato.blogspot.com", non ricevo informazioni da lui, da un cervello che sembra starsene beatamente a riposo.
Piatto, silenzioso, quasi pacato ora e nervoso e persino nebuloso qualche giorno fa, quando trasmetteva programmi di nebbia e cirrocumuli.
In questi ultimi giorni le trasmissioni sono di un sobrio
impatto emotivo, vanno su un solo e pur dimesso canale - come l’unico canale
RAI in bianco e nero datato anni cinquanta - ed infine ricevo il segnale di un solo
titolo che scorre in basso allo schermo: “DON'T
DISTURB!”
Sembra di leggere uno di quei cartoncini che si mettono sulle maniglie delle camere d'albergo.
Sembra di leggere uno di quei cartoncini che si mettono sulle maniglie delle camere d'albergo.
Il mio cervello mi sta dicendo di non disturbarlo
ORA CHE FACCIO?
Proprio ora che investo pubblicamente sulla mia voglia di
raccontare il mio cervello si mette in sciopero?
E come si permette? Dovrei andare a chiamarlo e farlo uscire
fuori da quel posto comodo dove si è nascosto?
Dunque non posso fare altro che aspettare che sia lui a
contattarmi allorquando sua signoria sarà pronta per essere disturbata! Cioè
quando capirà che deve cominciare a sfornare sogni su sogni, pacchi di sogni perché
questo gli si richiede.
E' fuor di dubbio che sotto tensione il mio cervello si
paralizza ed io dovrei essere pronta a gestire i suoi silenzi – spero in
emergenza – ma nel frattempo pensavo di sopperire con i sogni del mio
co-dreamer (il collaboratore di sogni, assunto con contratto co.co.pro.): è con
lui che condivido la colazione ed è lui che mi fa il caffè la mattina, a lui io
chiedo se ha sognato e da lui tutti le mattine ricevo la domanda sui sogni del
dì!
Che sfiga, in questi giorni mi si è paralizzato anche il
co-dreamer, due paralizzati in un appartamento solo, No Sogni No Way!
Probabilmente anche nel suo cervello ci sarà una maniglia e
su quella maniglia probabilmente sarà appeso lo stesso cartellino e su quel
cartellino probabilmente ci sarà scritto "DON'T DISTURB!".
Il mio coinquilino di sogni, è più sereno e serafico e sa
che sogni arriveranno e anche copiosi, per questo il suo sottotitolo è "DON'T WORRY ... in the meanwhile"
Credo che la mia stitichezza onirica sia ciclica, proprio
come le stagioni e i cicli con cui si ripetono le storie del mondo, quindi ora
non mi resta che attendere l’arrivo di un momento di maggiore produzione di
immagini, di storie.
Aspetterò docile una più intensa comunicazione fra il mio io
inconscio, la mia capacità simbolica di cucire racconti e la parte di me
conscia e razionale. So che l’una ama profondamente l’altra, l’una
profondamente è parte dell’altra, si cercano e si desiderano per analizzarsi,
per continuare ancora a far parte l’una della storia dell’altra.
A volte hanno entrambe paura, come si fa per le cose che non
si conoscono o di cui spesso non si ammette l’esistenza.
Nessun commento:
Posta un commento