giovedì 9 giugno 2016

Viaggio a Roma 8 anni dopo … Giugno 2008 – Aprile 2016



Basilica San Pietro
Il mio viaggio è cominciato con una conversazione con un uomo di più di 60 anni, un taxista che mi ha accompagnato dall’aeroporto alla città. Lui non capiva l’inglese ed io non capivo l’italiano, ma da quando ha cominciato a parlare di Roma, non ho perso una sola volta il senso delle sue parole, per l’intera durata del viaggio.
Osservavo i palazzi, i giardini, le strade, attraversavo la periferia e lungo tutto il percorso ascoltavo in sottofondo la voce di quell’uomo che aveva un ritmo ed una musicalità così rasserenanti da lasciare che i miei pensieri cominciassero a viaggiare e lentamente sono scivolato nelle memorie del mio passato.

Per un secondo immensamente lungo, qualcosa è balenato nella mia mente, ho visto il viso innocente di un ragazzo giovanissimo, seduto sul sedile posteriore di un taxi, che guardava il mondo attraverso il finestrino. Viaggiava dall’aeroporto all’hotel, osservava per la prima volta i meravigliosi viali della città eterna, esaminava il paesaggio in una combinazione di fascino e incertezza, per l’arrivo in quel posto così nuovo per lui. Quella città costituiva un luogo lontano da tutto quello che quel ragazzo aveva visto e vissuto fino ad allora e che portava nei suoi occhi.

Realizzai che il ragazzo giovanissimo ero io stesso a Giugno del 2008, durante la mia prima visita a Roma, quando arrivai in questa città per un lavoro da gestire on site.

Mentre mi chiedevo quanto veloce avessi volato, udii la fragorosa voce del tassista che cercava di svegliarmi perché eravamo arrivati a destinazione.

8 anni … sono ancora sbalordito da quanto tempo sia volato e da quanta vita sia cambiata. Penso rapidamente a tutti i ricordi, agli eventi, alle esperienze, agli incidenti, a tutti i momenti brutti e quelli meravigliosi che si sono susseguiti in questi anni, tutti i good times and bad times (come diceva quella famosa canzone). Continuo ad essere profondamente stupito e smarrito all’idea degli 8 anni andati via. Wow, la vita è stata una corsa sulle montagne russe, ma è stata così intensamente interessante, così appassionante … è stata così vita!
In breve tempo ho imparato molto su di me e più di tutto ho imparato a ragionare su chi sono e cosa voglio, SCOPRIRE LA VIERITA’ CHE PORTO DENTRO è diventato in questi anni un desiderio o forse un bisogno e questo è quello che voglio fare nei prossimi 8 anni.


8 anni fa ero un ragazzo ingenuo e con poca esperienza, il Colosseo mi sembrava una cosa da non dover necessariamente vedere, era meno interessante perché lo avevo già visto al cinema, con “Il Gladiatore” e Russel Crowe.
In questi anni ho cambiato scarpe, casa, lavoro, azienda, continente, ho sposato e ho divorziato da una donna che la mia famiglia mi ha imposto.
In India questo succede ogni giorno e ogni giorno migliaia di giovanissimi ragazzi come me accettano il loro destino. La mia sposa credo avesse paura di me, credo non mi conoscesse abbastanza da desiderare di passare il resto della sua vita con me ed io che invece ero pronto a conoscerla, anche se ancora non l’amavo, non ho avuto il tempo di farlo. Avevo tutta la piena formalità della società che mi aveva cresciuto, non la capivo, ma la accettavo e la subivo. Lei non voleva questo o non voleva me, non mi conosceva nemmeno, ma non mi voleva e non voleva conoscermi.
Ho capito che dovevo cambiare strada, quel percorso non mi avrebbe portato in una buona direzione. Ho chiesto il divorzio.
Ho conosciuto l’allontanamento dalla mia famiglia, la vergogna dei miei per me, la mia vergogna, ho visto il farraginoso sistema burocratico che consente il divorzio dalle mie parti, ma che lo rende difficile e odioso più della separazione stessa da quella donna.

Dal 2013 non smetto di viaggiare, continuo a riempire i miei occhi di cose da vedere, di vita, di vita altrui, di vita non mia, per capire che cosa è successo alla mia.
Torno a rivedere i posti che ho già visto, come Roma, per guardarli con i nuovi occhi che ho ora, non voglio perdere nemmeno un mattone stavolta del Colosseo.

 
#India #matrimonio #sposi #wedding #amore #Roma #Rome #colosseum #Colosseo #taxi #airport #aeroporto #viaggio #viaggi #viaggiare #memoria #ricordi    http://haisognato.blogspot.com/2016/06/viaggio-roma-8-anni-dopo-giugno-2008.html

mercoledì 25 maggio 2016

Hai sognato?: Caffè Login Avvio giornata

Hai sognato?: Caffè Login Avvio giornata:

Esiste una strana sfumatura nelle nostre esistenze, che generalmente identifichiamo come meravigliosamente sognante, che si colloca e agisce...

martedì 24 maggio 2016

Caffè Login Avvio giornata

Esiste una strana sfumatura nelle nostre esistenze, che generalmente identifichiamo come meravigliosamente sognante, che si colloca e agisce dentro di noi in maniera inconscia nella primissima parte del giorno.
Dopo il risveglio, piantando i piedi a terra non troppo saldamente, realizziamo se c'è il sole ed è già giorno, oppure se piove e soprattutto se è troppo presto per eseguire il login di avvio della giornata, tutto in un botto solo, in un colpo unico za zà.

Facendo forza sul nostro senso di responsabilità, sulla nostra voglia di partecipare alla nostra vita, trasciniamo le lente membra fino in cucina, per mettere il caffè sul fuoco.
Cominciamo a capire dove siamo e che cosa vogliamo da noi e dalla nostra giornata. In quello stesso momento, ci portiamo addosso ancora lo zaino con i ricordi della notte. Ricordi di viaggi in posti surreali, dove la cioccolata sta sulla montagna e abbiamo paura di volare o di nuotare e incontriamo personaggi curiosi e persone a noi molto care.
Il caffè ci accompagna in questo passaggio da un mondo all'altro, quella tazza di liquido bollente sembra ancora un pò il miscuglio strano dei nostri sogni. Io lo bevo amaro e bollente ed è l'unico modo che conosco di svegliarmi per davvero,  ancora oggi dopo decenni, più o meno lentamente con il passaggio dei minuti, il velo si dischiude e dalla testa le nubi si diradano, le palpebre si aprono guadagnando spazio millimetro dopo millimetro fino ad apertura completa del pannello.

Questo è un caffè cerniera, fra due mondi, una sorta di enjambement fra sogno e realtà.
Oddio quanto mi sento Marzullo
Oddio mica sarò troppo Marzullo
Per lui lo slogan è: "Quando un giorno è appena finito ed uno sta per cominciare"
e per me invece è: "Quando un sogno è appena finito ed una giornata sta per cominciare"
Madonna che Marzullo mi ispirasse non lo posso confidare a nessuno!
#caffè, #coffee, #marzullo, @marzullo, #risveglio, #sogni, #sogno, #buongiorno, #celapossofare, #avverbi, #avverbiamente

http://salute.feedelissimo.com/colazione-antiage/

martedì 17 maggio 2016

Hai sognato?: On Wood - On #Woody

Hai sognato?: On Wood - On #Woody: Mi affido ad un quasi forse direi poeta, Woody on wood, babeeeeeeeeeeee, uuuuuuuuu uuuuu, on wood. Lui dice: “Amare è soffrire. Se non s...

On Wood - On #Woody

Mi affido ad un quasi forse direi poeta, Woody on wood, babeeeeeeeeeeee, uuuuuuuuu uuuuu, on wood.

Lui dice:

“Amare è soffrire. Se non si vuol soffrire, non si deve amare. Però allora si soffre di non amare. Pertanto amare è soffrire, non amare è soffrire.

Essere felice è amare: allora essere felice è soffrire. Ma soffrire ci rende infelici. Pertanto per essere infelici si deve amare. O amare e soffrire. O soffrire per troppa felicità.”

E poi dice, impertinente:
“Io spero che tu prenda appunti.”






#Woody, #WoodyAllen, #amare, #Amore, #Vita, #love, #Soffrire, #Pessoa, #felice, #smile, #buongiorno, #happy, #thinkpositive,

venerdì 13 maggio 2016

Ciao #Lisbon #Lisbona ... Ciao mio #Portogallo

Meraviglioso orizzonte, splendido il panorama ovunque io abbia posato lo sguardo, visi sereni, sempre sorridenti, tempo lento in cui non pesano nè il tempo della ricerca delle cose da conoscere o imparare a #Lisbona, ma nemmeno gli angoli sporchi o abbandonati e brutti, che nelle nostre città ci sembrano insopportabili.


 
La serenità di questi giorni, che mi porto dietro e soprattutto dentro, è un valore ed è un impegno che io prendo con me stessa e con chi mi vive intorno, accanto, sopra e sotto. E' un regalo che mi ha fatto il Portogallo e non posso non tenerne conto.
E' la raccolta di un tempo che io ho dedicato a me, per riempirmi gli occhi e la mente di cose, di immagini, di pensieri di riflessioni, di cose belle, di persone belle, di storie semplici, quelle che riesci a vedere quando hai la mente sgombra e non hai preoccupazioni, schedulazioni. Quando il tuo tempo sfugge perdendosi velocemente come l'acqua di un fiume tutto questo non lo sai vedere!
Si impiega un po' per allinearsi al tempo lento delle vacanze, al fatto che ci si deve perdere per cercare qualcosa e trovare in fondo qualcos'altro di nuovo e di illuminante.
C'è il tempo delle file al museo durante il quale ascolti la lingua e il suono della voce delle persone in fila con te, osservi i giochi dei bambini che NON si annoiano MAI e, anche se non vuoi, non puoi fare a meno di "stare immerso" nei discorsi degli altri ... e ascoltandoli realizzi che non c'è mai nessuno che, in fila al museo, sta parlando di bollette, soldi o scadenze, ma solo del posto da visitare dopo il museo, del ristorante dove andare a mangiare, dello scorcio da fotografare.
E' un tempo lento che merita il suo tempo!
Si comincia al mattino facendosi un'idea mooooooolto flessibile dei posti che si vogliono vedere ma si ignora completamente come ci si arriva e che cosa si incontrerà durante il viaggio.
Ed è il viaggio la parte che colpisce di più.
E certo si arriva comunque al punto, si arriva dove si vuole arrivare, prima o poi. Tante volte è poi!
 

Si parla spesso di ritorno dalle vacanze come ritorno alla normalità.
La normalità? Quella cosa che ti svegli quando fuori è ancora buio, o non dormi affatto per l'ansia di non svegliarti? Quella cosa che devi viaggiare tutto il giorno per raggiungere il posto di lavoro, mangiare un panino davanti al pc, tornare a casa, avere tempo per fare una lavatrice e la cena, parlare mezz'ora di quello che vorresti fare nel fine settimana? E' questa è la normalità? Cioè Portogallo, la saudagi, il caffè alle 10, la vita lenta portoghese, il panorama con l'Oceano non vanno bene? Non sono normali? Fermate questo treno. Ora. Non scherzo. Ora. Voglio scendere. Ora. Ditemi che quelli non normali vivono solo a tre ore da qui. Ditemi che dovremmo tendere in quella direzione. Ditemi che questa normalità non è normale. Ditemi!
La giornata del rientro dalle vacanze comincia con piccoli gesti positivi.
Di solito ti svegli, brancoli nel buio, fino alla cucina, accendi la luce della cappa che è più soft, metti su il caffè e ti lasci andare su una sedia aspettando lo scossone elettrificante di quella tazza nera fumante che un pò profuma di vita un pò ti da il coraggio che a quell'ora ti manca!
Al rientro delle vacanze invece senti al risveglio una voce che parte da una sinapsi non ancora fulminata, che ti dice "Apri" e tu apri la finestra.
Il caffè lascia il posto ad una tazza di té nero aromatizzato al cioccolato, così non prendi zuccheri in più di quelli che hai già preso durante le vacanze (hastag dieta non mi freghi!).
Apri una di quelle scatole con i dolci presi in aeroporto, poco prima di partire, perchè vuoi portare quanto più puoi della vacanza con te, i ricordi, i colori, i sorrisi e le risate, perchè vorresti impacchettarli e metterli nello zaino per diluire con l'acqua (e vabbè anche la pioggia) l'effetto delle vacanze. Poi assaggi un pezzo di Portogallo take away chiudi gli occhi e sei là. Apri gli occhi ... e sai che sei tornato a casa! Senza possibilità di recupero, ma anche con la serenità che il viaggio che casa tua ti regalano insieme! Sei a casa!

E poi quando sei fuori casa, stai andando al lavoro, stai andando a ricominciare la tua normalità, ti capita di leggere un post della tua amica che parla della sua amica, sei ferma ad aspettare lo 039, che oggi ha fatto tardi, in fondo come tutti i giorni.
Hai negli occhi, nella mente, persino nei capelli arruffati ancora tutto il ricordo di quella #Lisbona là, che brulica di intensa vita, il sapore di bacalao e posteis de Belem e porto ... e poi leggi che c'è qualcuno che saluta qualcuno, che Rossella saluta la sua eterna amica, Laura, che vola altrove a cercare la sua fortuna, la sua crescita. E quel ricordo di vacanza diventa nostalgia e voglia di cullarsi e non pensare ad altro ... Io torno e tu vai ora. Buon viaggio e buona fortuna cara Laura.
#Portogallo, #Lisbona, #scrittura, #vacanze, #stranieri,#rientro